O L I O E V O L E C C I N O

OLIO EVO LECCINO

OLIVE LECCINO – Olio Extravergine D’Oliva – Monocultivar Leccino

L’ Olio Extravergine di Leccino

L’Olivo Leccino è una varietà molto apprezzata in Italia e conosciuta anche all’estero per la sua resistenza alla Xylella, un batterio che ha colpito numerose coltivazioni. Originaria della Toscana, questa varietà è caratterizzata da un aspetto elegante con rami pendenti che ricordano il salice piangente e una chioma folta e ampia che aggiunge un notevole valore estetico al paesaggio.

Perché Scegliere l’Olivo Leccino

Il Leccino si distingue per alcune caratteristiche uniche rispetto ad altre varietà, come la possibilità di essere coltivato in vaso. Le olive sono di grandi dimensioni, dal colore scuro e dal sapore dolce e leggero. La maturazione è precoce e le olive crescono in piccoli gruppi di 3-5 frutti, facilmente staccabili. Se raccolte prima che il frutto sia completamente maturo, le olive danno un olio fruttato e fresco, mentre se lasciate maturare completamente, il risultato sarà un olio dal gusto più dolce e delicato. Il sapore dell’olio prodotto da questa varietà è generalmente neutro, con un leggero retrogusto amaro e piccante, e una colorazione giallo dorato con sfumature verdi. Il rendimento in olio si aggira attorno al 21%, e spesso l’olio Leccino viene mescolato con altre varietà per ottenere un prodotto più ricco e aromatico.

Caratteristiche della pianta di Leccino

L’olivo Leccino è una pianta particolarmente resistente, in grado di adattarsi bene a condizioni climatiche difficili, comprese le temperature più rigide. Cresce bene su diversi tipi di terreno ed è robusta anche contro molte malattie dell’ulivo, tra cui la temuta Xylella, risultando invece leggermente sensibile solo alla fumaggine. Il suo tronco è robusto e la chioma, con rami “cadenti”, ricorda quella di un salice piangente.

Il Leccino ha una fioritura e una maturazione precoci, con il periodo di raccolta che avviene già nel mese di novembre. La produzione è abbondante e costante, con una resa in olio che varia tra il 18% e il 22%. Le olive, di dimensioni medie, sono facili da raccogliere e vengono utilizzate sia per la produzione di olio extravergine che per il consumo da tavola.

Caratteristiche organolettiche e gusto-olfattive dell’olio Leccino

L’olio extravergine Leccino è apprezzato per la sua qualità, che può essere eccellente quando la molitura avviene entro poche ore dalla raccolta, consentendo di ottenere un olio con acidità che può essere anche inferiore allo 0,2%. Questo olio si distingue per il suo equilibrio tra i sentori di amaro, piccante, dolce e fruttato, con sottili note di mandorla. Con un colore dorato e riflessi verdolini, l’olio di Leccino è generalmente delicato (è uno degli oli più leggeri, più del monocultivar Carolea), con un contenuto di polifenoli medio-basso, che riduce la percezione di amaro e piccante. Viene imbottigliato sia come monocultivar che, più frequentemente, come parte di blend, per ammorbidire e bilanciare cultivar più forti o con profumi più intensi.

Usi in cucina dell’olio Leccino

L’olio extravergine di oliva Leccino è perfetto per il consumo a crudo, grazie alla sua freschezza, delicatezza e armonia di sapori. Il suo gusto quasi neutro lo rende ideale su piatti delicati come pesce al cartoccio e carni bianche alla griglia. Si abbina perfettamente anche a piatti a base di pomodoro, bruschette e verdure grigliate, ed è particolarmente indicato per l’alimentazione infantile grazie alla sua leggerezza e delicatezza.

Metodi di conservazione dell’olio Leccino

Come per tutte le varietà di olio extravergine, anche l’olio Leccino necessita di una conservazione adeguata per mantenere intatte le sue qualità organolettiche. È importante conservarlo in luoghi freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, preferibilmente a una temperatura che non superi i 18-20°C. Dopo l’apertura, è consigliabile travasarlo in contenitori più piccoli per ridurre il contatto con l’ossigeno e rallentare il processo di ossidazione, che può compromettere le proprietà organolettiche. L’ossidazione aumenta l’acidità e la formazione di perossidi, e quando questi valori superano una determinata soglia (0,8% di acidità e 20 perossidi), l’olio non può più essere classificato come extravergine e perde parte delle sue qualità nutrizionali e sensoriali.

La data di scadenza (18-24 mesi dall’imbottigliamento) è indicativa. Anche dopo tale periodo, l’olio non diventa nocivo, ma potrebbe perdere parte della freschezza, dell’intensità e della fragranza dei suoi sapori e profumi.